Il passaggio precoce da terapia antimicrobica endovenosa a orale per l’osteomielite acuta nel bambino è stata proposta come un’alternativa sicura ed efficace alla tradizionale terapia endovenosa prolungata via catetere venoso centrale, ma non ci sono studi che abbiano confrontato direttamente questi due trattamenti.
Ricercatori del Children's Hospital di Filadelfia negli Stati Uniti, hanno voluto confrontare l’efficacia della transizione precoce dalla terapia antimicrobica endovenosa a quella orale rispetto alla terapia antimicrobica endovenosa prolungata per il trattamento di bambini con osteomielite acuta.
È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo su bambini di età compresa tra 2 mesi e 17 anni con diagnosi di osteomielite tra il 2000 e il 2005 in 29 ospedali pediatrici degli Stati Uniti per confermare l’estensione della variazione nell’uso del passaggio precoce a terapia orale.
Dei 1.969 bambini che rispettavano i criteri di inclusione, 1.021 hanno ricevuto terapia endovenosa prolungata e 948 terapia orale.
L’uso di terapia orale prolungata è risultato significativamente diverso tra gli ospedali ( 10-95% ).
Il tasso di fallimento del trattamento è stato del 5% nel gruppo terapia endovenosa prolungata e del 4% in quello terapia orale.
Non sono state osservate associazioni significative tra il fallimento del trattamento e il tipo di terapia antimicrobica.
Il 3.4% dei bambini nel gruppo terapia endovenosa prolungata sono stati nuovamente ricoverati per complicazioni associate al catetere.
In conclusione, il trattamento dell’osteomielite acuta con passaggio precoce a terapia orale non è associato a un rischio più alto di fallimento del trattamento ed evita i rischi della terapia endovenosa prolungata attraverso i cateteri venosi centrali. ( Xagena2009 )
Zaoutis T et al, Pediatrics 2009;123: 636-642
Pedia2009 Inf2009 Reuma2009