Ricercatori dell’University of Alabama a Birmingham negli Stati Uniti, hanno riportato i dati relativi alla propria esperienza con il fattore VIIa ricombinante ( Eptacog alfa attivato; Novoseven ) per il trattamento e/o la prevenzione del sanguinamento in bambini non-emofiliaci, descrivendo una serie di casi registrati presso un ospedale di riferimento.
Nel periodo 1999-2006, 135 pazienti hanno ricevuto il fattore VIIa ricombinante per un uso off-label.
Il numero mediano di dosi è stato pari a 2 e la dose mediana 88 mug/kg.
Le diagnosi più comuni tra i pazienti che hanno ricevuto il fattore VIIa ricombinante sono state: coagulazione / sepsi intravascolare disseminata ( 28 ), sanguinamento chirurgico ( 19 ), profilassi procedurale ( 16 ) e trauma ( 15 ).
Il volume mediano di prodotti ematici somministrati 24 ore prima del trattamento con il fattore VIIa ricombinante è stato di 29.7 mL/kg vs 11.7 mL/kg 24 ore dopo il trattamento.
Solo 1 paziente ad alto rischio ha mostrato sanguinamento significativo dopo aver ricevuto il fattore VIIa ricombinante come profilassi prima di un intervento invasivo.
I non-sopravvissuti hanno mostrato un significativo aumento dell’incidenza di sindrome da disfunzione multipla di organi ( 75% ) rispetto ai sopravvissuti ( 23% ).
Il gruppo più ampio di pazienti ha ricevuto il fattore VIIa ricombinante sanguinamento e/o coagulopatia a causa di coagulazione intravascolare disseminata; la mortalità in questo gruppo è stata di 26 su 28 ( 93% ).
Undici pazienti hanno ricevuto dosi multiple di fattore VIIa ricombinante per trattare complicazioni legate a sanguinamento dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche, senza miglioramento nell’utilizzo di sangue.
La mortalità nei pazienti medici è stata del 58% contro il 16% dei pazienti chirurgici.
Dopo aver ricevuto il fattore VIIa ricombinante, 3 pazienti hanno mostrato eventi avversi trombotici significativi che hanno portato a 2 decessi e in 1 caso all’amputazione della gamba.
In conclusione, l’uso off-label del fattore VIIa ricombinante ha ridotto in maniera significativa la somministrazione di prodotti ematici; i pazienti chirurgici hanno mostrato un controllo del sanguinamento pericoloso per la vita con una bassa mortalità associata.
La profilassi con fattore VIIa ricombinante potrebbe essere efficace nella prevenzione del sanguinamento se effettuata prima di interventi invasivi in bambini ad alto rischio.
L’uso prolungato del fattore VIIa ricombinante per le complicazioni legate al sanguinamento dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche non è efficace per la prevenzione di trasfusioni di emazie concentrate.
La presenza di coagulazione intravascolare disseminata e sindrome della disfunzione di organi multipli potrebbe essere importante per predire l’inutilità di un trattamento con il fattore VIIa ricombinante.
L’uso off-label del fattore VIIa ricombinante è associato inoltre a eventi tromboembolici nei bambini. ( Xagena2009 )
Alten JA et al, Pediatrics 2009;123:1066-1072
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