Ricercatori del Wolfson Institute of Preventive Medicine a Barts e della London Queen Mary School of Medicine and Dentist a Londra, hanno elaborato un nuovo test per lo screening della Sindrome di Down.
Il test consiste nella misurazione dei livelli plasmatici di alfa-fetoproteina, dell’estriolo non coniugato, della gonatropina corionica umana, e dell’inibina A nelle partorienti.
Hanno partecipato allo studio, che ha verificato l’efficacia del test sierologico , 64.193 donne incinte.
Le donne che allo screening risultavano positive erano successivamente sottoposte ad amniocentesi o all’esame dei villi corionici.
Delle 88 donne incinte i cui feti presentavano la Sindrome di Down , l’81% ( n=71 ) era risultata positiva al test sierologico ( percentuale di identificazione: 81% ).
L’incidenza di falsi positivi è stata del 7% ( n=3.200/46.105 )
Questi risultati indicano che il test sierologico è più accurato rispetto all’attuale criterio basato sull’età della partoriente ( percentuale di identificazione: 51%; incidenza di falsi positivi:14% ) , e più efficace rispetto ad altri test di screening. ( Xagena2003 )
Wald NJ et al, Lancet 2003; 361:835-836
Pedia2003