È stato condotto uno studio allo scopo di valutare il ruolo del trattamento sulla mortalità generale e cardiovascolare a lungo termine dopo tumore pediatrico.
Sono stati studiati 4122 sopravvissuti a 5 anni a un tumore pediatrico diagnosticato prima del 1986 in Francia e Regno Unito.
Sono state raccolte informazioni sulla chemioterapia ed è stata stimata la dose di radiazione indirizzata al cuore per 2870 pazienti trattati con radioterapia.
Dopo un follow-up di 86.453 persone-anno ( media 27 anni ), sono stati osservati 603 decessi.
Il rapporto di mortalità standardizzato generale è risultato 8.3 volte più alto rispetto alla popolazione generale in Francia e Regno Unito, e 32 pazienti sono morti in seguito a malattie cardiovascolari ( 5.0 volte più dell'atteso ).
Il rischio di morire per malattie cardiache ( n=21 ) è risultato significativamente più elevato negli individui trattati con dose cumulativa di antraciclina superiore a 360 mg/m2 ( rischio relativo, RR=4.4 ) e in quelli trattati con dose media di radiazione superiore a 5 Gy ( RR=12.5 e RR=25.1 per dosi da 5 a 14.9 Gy e superiori a 15 Gy, rispettivamente ) al cuore.
È stata osservata una relazione lineare tra dose media di radiazione al cuore e rischio di mortalità cardiaca ( eccesso di rischio relativo stimato a 1 Gy, 60% ).
In conclusione, questo studio ha evidenziato una relazione tra la dose di radiazione ricevuta al cuore durante la chemioterapia per un tumore pediatrico e la mortalità cardiaca a lungo termine, e ha confermato un significativo eccesso di rischio di mortalità cardiaca associata ad alta dose cumulativa di antracicline. ( Xagena2010 )
Tukenova M et al, J Clin Oncol 2010; 28: 1308-15
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