Ricercatori della Miami University hanno analizzato l’impatto degli interventi medici sulla riduzione della prevalenza di ritardo mentale negli Stati Uniti negli ultimi 50 anni.
E’ stata effettuata un’analisi di letteratura e di altri dati disponibili tra il 1950 ed il 2000 al fine di costruire stime di prevalenza generale e condizione-specifica di ritardo mentale negli Stati Uniti nel tempo.
Sono state inoltre studiate le influenze storicamente influenti per la prevalenza condizione-specifica, includendo l’anno di introduzione di un intervento efficace, la probabilità di successo dell’intervento stesso e la sua disponibilità a livello nazionale.
Le condizioni specifiche hanno riguardato: sifilide congenita, malattia emolitica da Rh del neonato, morbillo, meningite da Haemophilus influenzae di tipo B, ipotiroidismo congenito, fenilchetonuria e sindrome da rosolia congenita.
Hanno preso parte allo studio bambini con ritardo mentale o con 1 delle 7 condizioni indicate.
La prevalenza di ritardo mentale causata da una serie di condizioni mediche specifiche è diminuita bruscamente negli ultimi 50 anni.
Tuttavia, l’incidenza di ciascuna di queste condizioni è relativamente bassa, ed i casi di ritardo mentale dovuto a tali condizioni rappresenta, al massimo, il 16.5% del numero totale di casi di ritardo mentale nel 1950.
Sebbene specifici interventi medici abbiano prevenuto migliaia di casi, il loro contributo alla prevalenza generale di ritardo mentale è relativamente piccolo. ( Xagena2006 )
Brosco JP et al, Arch Pediatr Adolesc Med 2006; 160: 302-309
Pedia2006 Psyche2006