Ricercatori dell’Osaka Medical Center and Research Institute for Maternal and Child Health, hanno valutato se la terapia a base di ossido nitrico per inalazione migliorasse il neurosviluppo dei bambini nati prematuri con ipertensione polmonare persistente del neonato.
E’ stato condotto uno studio di coorte storico per confrontare l’incidenza a 3 anni di paralisi cerebrale nei bambini figli unici nati prematuri ( inferiore a 34 settimane di gestazione ) con insufficienza respiratoria ipossemica, causata da una ipertensione polmonare persistente del neonato, sottoposti a terapia per inalazione a base di ossido nitrico ( 16 pazienti ) o ossigeno al 100% ( 15 pazienti ).
Tutti i neonati mostravano evidenze cliniche ed ecocardiografiche di ipertensione polmonare senza malattia cardiaca strutturale.
L’incidenza di paralisi cerebrale tra i pazienti che avevano inalato ossido nitrico si è rivelata pari al 12,5%, mentre tra i pazienti trattati con ossigeno al 100% la percentuale è arrivata a 46,7%.
Dopo aggiustamenti per la febbre della madre al momento del parto ( inferiore o uguale a 38°C ), il peso alla nascita, il punteggio Apgar a 5 minuti, la ventilazione oscillatoria ad alta frequenza e la terapia con surfattante, la terapia con ossido nitrico per inalazione, confrontata con quella con ossigeno al 100%, è stata associata ad un minor rischio di paralisi cerebrale nei bambini nati prematuri con ipertensione polmonare persistente del neonato.
Tanaka Y et al, Pediatrics 2007;119:1159-1164
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