Sono state studiate le associazioni tra fumo di sigarette da parte della madre e durante il primo trimestre e rischio di difetti cardiaci congeniti nei neonati.
Lo studio Baltimore-Washington Infant Study è stato il primo studio di popolazione, caso-controllo sui difetti cardiaci congeniti condotto negli Stati Uniti.
Neonati casi e controlli sono stati arruolati nel periodo 1981-1989.
Sono state escluse dalle analisi le madri con diabete pregestazionale palese e le madri di bambini con anomalie non-cardiache ( ad eccezione di difetti settali atrioventricolari con sindrome di Down ), che ha portato a un totale di 2.525 casi e 3.435 controlli.
Il consumo materno di sigarette nel primo trimestre riferito dalle stesse madri è stato valutato tramite un’intervista dopo il parto.
Le associazioni di 26 diversi gruppi di difetti cardiaci congeniti con consumo materno di sigarette sono state stimate con modelli di regressione logistica.
Gli odds ratio ( OR ) corrispondevano a un aumento nel consumo di 20 sigarette al giorno.
Sono state osservate associazioni positive statisticamente positive tra consumo materno di sigarette nel primo trimestre e rischio di difetti del setto atriale tipo ostium secundum ( OR=1.36 ), difetti di efflusso del tratto ventricolare destro ( OR=1.32 ), stenosi della valvola polmonare ( OR=1.35 ), tronco arterioso ( OR=1.90 ) e levo-trasposizione delle grandi arterie ( OR=1.79 ).
È stata osservata un’associazione per difetti del setto atrioventricolare tra i neonati senza sindrome di Down ( OR=1.50 ).
In conclusione, queste osservazioni si aggiungono al gruppo di prove già disponibili che definiscono il fumo materno di sigaretta nel primo trimestre come fattore di rischio modesto per fenotipi definiti di difetti cardiaci congeniti. ( Xagena2011 )
Alverson CJ et al, Pediatrics 2011; 127: e647-653
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