Alcuni eventi avversi registrati in Nord America hanno sollevato preoccupazioni riguardo all'uso di farmaci per il deficit di attenzione e iperattività ( ADHD ) e l'aumento del rischio di gravi eventi cardiovascolari.
E' stato condotto uno studio di coorte retrospettivo per un totale di 1.200.438 bambini e giovani adulti di età compresa tra i 2 e i 24 anni, e 2.579.104 anni-persona di follow-up, tra cui 373.667 anni-persona con uso corrente di farmaci per ADHD.
Sono stati identificati gravi eventi cardiovascolari ( morte cardiaca improvvisa, infarto acuto del miocardio e ictus ) dai dati esaminati, con esiti convalidati da registri medici revisionati.
I partecipanti alla coorte hanno presentato 81 eventi cardiovascolari gravi ( 3.1 per 100.000 anni-persona ).
Tra gli utilizzatori di farmaci per ADHD non è stato osservato un aumentato rischio di gravi eventi cardiovascolari ( hazard ratio aggiustato, HR=0.75 ).
Il rischio non è aumentato per nessuno degli endpoint individuali, o per gli utilizzatori correnti rispetto a quelli precedenti ( HR=0.70 ).
Non è stata riscontrata la presenza di un'associazione significativa tra l'uso di un farmaco per ADHD e il rischio di un endpoint dello studio.
In conclusione, questo ampio studio non ha mostrato alcuna evidenza che l'uso corrente di un farmaco per il disturbo da deficit d’attenzione e iperattività sia associato a un aumentato rischio di gravi eventi cardiovascolari, anche se il limite superiore dell'intervallo di confidenza al 95% ha indicato che un raddoppio del rischio non poteva essere escluso.
Tuttavia, la grandezza assoluta di un tale aumento del rischio sarebbe bassa. ( Xagena2011 )
Cooper WO et al, N Engl J Med 2011
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