Ricercatori della Division of Autism and Communication Disorders, a Kopavogur, in Islanda, hanno descritto i disturbi dello spettro autistico in una coorte di bambini con una storia di crisi convulsive non provocate e non classificabili come spasmi infantili nel primo anno di vita.
I dati sono stati ottenuti da 3 Dipartimenti pediatrici. Lo studio ha interessato i bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, formulata tra il 1982 ed il 2000, e con crisi convulsive, non provocate, insorte tra i 28 giorni ed i 12 mesi di età.
Ai genitori è stato chiesto di completare il Social Communication Questionnaire, ed i bambini con punteggio uguale o superiore a 10 sono stati ulteriormente esaminati alla scala ADI-R ( Autism Diagnostic Interview-Revised ), e sottoposti a misure osservazionali.
In totale hanno partecipato allo studio 84 bambini, 28 maschi e 56 femmine, di questi il 36,9% ( 31/84 ) è stato esaminato per possibile disturbo dello spettro autistico.
Il 28,6% ( n=24 ) ha mostrato almeno un disturbo dello sviluppo neurologico, il 14,3% ritardo mentale, e a 6 ( 7,1% ) è stato diagnosticato un disturbo dello spettro artistico.
Tutti i 6 bambini presentavano ritardo mentale e 3 di loro anomalie cerebrali congenite.
Questi risultati suggeriscono che la prevalenza stimata di disturbo dello spettro autistico è più alta nei bambini con una storia di crisi convulsive nel primo anno di vita, rispetto alla popolazione generale.
Ci sono indicazioni che supportano l’ipotesi che i bambini con disturbo dello spettro autistico ed una storia di crisi convulsive nel primo anno di vita, abbiano una maggiore prevalenza di anormalie cerebrali congenite, più frequenti nelle femmine, rispetto agli altri bambini con disturbo dello spettro autistico. ( Xagena2007 )
Saemundsen E et al, Epilepsia 2007; 48: 1724-1730
Pedia2007 Neuro2007