L’epatite autoimmune è una malattia infiammatoria cronica del fegato a decorso clinico fluttuante.
La terapia standard è rappresentata dai corticosteroidi somministrati giornalmente, da soli o in combinazione con Azatioprina ( Imuran ).
Ricercatori del Children’s Hospital of Iowa, a Iowa City negli Stati Uniti, hanno valutato la sicurezza nel lungo periodo della monoterapia con Azatioprina, dopo induzione della remissione con corticosteroidi.
Lo studio retrospettivo è stato compiuto su 8 pazienti con epatite autoimmune in età pediatrica.
Di questi, 3 pazienti sono stati esclusi perché affetti da altre patologie che richiedevano l’uso continuato o intermittente dei corticosteroidi.
Il tempo medio alla completa remissione biochimica dopo trattamento con corticosteroidi e Azatioprina è stato di 230 giorni ( range: 74-288 giorni ).
L’Azatioprina è stata introdotta precocemnete subito dopo la diagnosi ( range: 1-35 giorni ).
I 5 pazienti hanno interrotto l’assunzione di corticosteroidi dopo una mediana di 378 giorni per remissione della malattia, ed avevano continuato ad assumere Azatioprina per una mediana di 37 mesi ( range: 28-82 mesi ).
Un paziente è andato incontro ad una esacerbazione della malattia mentre stava assumendo Azatioprina in monoterapia, 75 mesi dopo l’interruzione del trattamento con corticosteroidi.
Il trattamento con un burst di corticosteroidi ha spento l’esacerbazione ed il paziente ha continuato ad assumere Azatioprina in monoterapia per 7 mesi.
Un paziente ha recidivato dopo auto-sospensione di tutti i trattamenti.
I dati dello studio hanno mostrato che la remissione nel lungo periodo dell’epatite autoimmune è possibile con la precoce somministrazione di Azatioprina e con la terapia di mantenimento con Azatioprina in monoterapia. ( Xagena2006 )
Banerjee S et al, J Pediatr Gastroenterol Nutr 2006; 43: 353-356
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