Ricercatori della Vanderbilt University School of Medicine, a Nashville negli Stati Uniti, si sono posti l’obiettivo di determinare se l’asma ed il fumo materni durante la gravidanza fossero associati a bronchiolite clinicamente significativa nei neonati sani, nati a termine.
Lo studio retrospettivo di coorte ha riguardato un gruppo di neonati arruolati nel Tennessee Medicaid Program nel periodo 1995-2003.
I bambini sono stati seguiti per tutto il primo anno di vita.
Il 20% dei 101.245 bambini inclusi nello studio è stato sottoposto ad una o più visite mediche per bronchiolite.
Il rischio di bronchiolite è risultato maggiore nei bambini con madre fumatrice in gravidanza o madre asmatica, o entrambe, rispetto ai bambini che non presentavano nessuno dei due fattori di rischio.
I bambini con madre asmatica o con madre asmatica e fumatrice, hanno mostrato il più alto rischio di visite d’urgenza e di ospedalizzazione.
I bambini con madre asmatica hanno mostrato il più alto rischio di ricovero ospedaliero per un periodo superiore ai 3 giorni, seguiti dai bambini con madre asmatica e fumatrice e dai bambini con madre solo fumatrice.
Dallo studio emerge che l’asma ed il fumo materni durante la gravidanza sono indipendentemente associati allo sviluppo di bronchiolite nei bambini nati a termine, non sottopeso alla nascita e senza precedenti malattie cardiache o polmonari.
Il rischio di bronchiolite negli neonati, la cui madre soffre di asma ed ha fumato durante la gravidanza, è di circa il 50% maggiore rispetto a quello dei bambini che non presentano nessuno dei fattori di rischio.
Gli sforzi mirati a diminuire le malattie associate a questi due fattori di rischio ridurrà la morbilità della bronchiolite, la principale causa di ospedalizzazione per gravi infezioni alle basse vie respiratorie durante l’infanzia. ( Xagena2007 )
Carroll KN et al, Pediatrics 2007;119:1104-1112
Pedia2007 Pneumo2007